Agenzie ONU e organizzazioni umanitarie avvertono della carenza di carburante a Gaza
New York, 13 luglio (Hibya) – Le Nazioni Unite (ONU) hanno avvertito che la carenza di carburante nella Striscia di Gaza ha raggiunto livelli critici.
L'ONU ha sottolineato che il carburante è fondamentale per la sopravvivenza a Gaza: «Fornisce energia a ospedali, sistemi idrici, reti fognarie, ambulanze e a tutte le aree delle operazioni umanitarie. È necessario per muovere la flotta che trasporta beni essenziali lungo la Striscia di Gaza e per far funzionare la rete di panifici che produce pane fresco per la popolazione colpita. Senza carburante, queste risorse vitali spariranno per 2,1 milioni di persone.»
Si evidenzia che, dopo quasi due anni di guerra, la popolazione di Gaza affronta gravi difficoltà, tra cui l’insicurezza alimentare: «Quando il carburante finisce, il peso per una popolazione già vicina alla fame diventa insostenibile. Senza sufficiente carburante, le agenzie ONU che rispondono alla crisi saranno costrette a cessare completamente le operazioni, con impatto diretto su tutti i servizi essenziali a Gaza. Questo significa niente cure mediche, acqua potabile o distribuzione di aiuti.»
Si ribadisce che senza carburante sufficiente, le operazioni umanitarie a Gaza rischiano di collassare. Viene dichiarato:
«Gli ospedali sono già al buio, i reparti maternità, neonatologia e terapia intensiva non riescono a funzionare, le ambulanze non possono muoversi. Le strade saranno bloccate e le persone bisognose isolate. I sistemi di telecomunicazione si spegneranno, il coordinamento dei soccorsi sarà interrotto e le famiglie saranno private di informazioni vitali e contatto reciproco. Senza carburante, panifici e cucine comunitarie non potranno operare. Per mantenere le operazioni salvavita a Gaza è necessario garantire un afflusso continuo e adeguato di carburante.»
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