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La scorsa settimana, tra gli Stati Uniti e l'Ucraina, si è discusso intensamente dell'accordo secondo il quale gli Stati Uniti volevano acquistare metalli delle terre rare.

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha dichiarato che, in cambio del sostegno fornito finora all'Ucraina, ha richiesto al paese metalli delle terre rare per un valore di 500 miliardi di dollari.

Alcuni esperti ritengono che l'Ucraina non disponga di preziose riserve di terre rare.

Magnus Ericsson, ricercatore associato in economia mineraria presso l'Università Tecnologica di Luleå e consulente nel settore minerario, ha dichiarato a DN che in Ucraina non si trovano né miniere né giacimenti conosciuti di terre rare.

Ericsson ha affermato che, per questo motivo, la cifra di 500 miliardi di dollari è del tutto irrealistica, ma che nel paese, noto per le sue miniere, vengono prodotti anche altri tipi di materiali.

Il Ministro delle Finanze degli Stati Uniti, Scott Bessent, in un articolo pubblicato sul Financial Times, ha sottolineato che molte cose riguardanti l'accordo economico sono state fraintese, e che colui che ha sollevato sin dall'inizio il tema dei metalli e dei minerali delle terre rare è stato Zelenski.

Il Ministro delle Finanze ha scritto che i proventi derivanti dalle risorse naturali e dalle infrastrutture in Ucraina saranno utilizzati per la ricostruzione dell'economia del paese, e che gli investimenti saranno controllati dagli Stati Uniti tramite un fondo.

Il giornale Telegraph aveva precedentemente riferito che l'accordo proposto includeva anche le risorse petrolifere e del gas naturale, i porti e altre infrastrutture.

Sabato sera, durante un discorso alla conferenza conservatrice CPAC, Donald Trump ha affermato che l'accordo con l'Ucraina è vicino, mentre è stato evidenziato che Zelenski non è ancora pronto a firmare alcun accordo.