Italy News Agency

Il ministro degli Esteri iraniano Abbas Araghchi ha dichiarato che, durante una breve visita del suo omologo omanita Badr Albusaidi a Teheran, gli sono stati presentati “gli elementi dell’accordo americano”.

Ciò è avvenuto dopo un rapporto dell’osservatore nucleare delle Nazioni Unite, secondo cui l’Iran ha aumentato ulteriormente la produzione di uranio arricchito, componente chiave nella fabbricazione di armi nucleari.

La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha affermato sabato che accettare l’accordo sarebbe “nel massimo interesse di Teheran” e ha aggiunto: “Il presidente Trump ha chiaramente dichiarato che l’Iran non dovrà mai ottenere una bomba nucleare”.

La Leavitt ha detto che una proposta “dettagliata e accettabile” è stata inviata all’Iran da Steve Witkoff, inviato speciale del presidente Donald Trump.

La proposta segue un rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), visionato dalla BBC, secondo cui l’Iran possiede attualmente oltre 400 kg di uranio arricchito al 60%, vicino al 90% necessario per uso militare.

Questo livello di purezza è molto superiore a quello necessario per scopi civili e di ricerca.

Se ulteriormente raffinata, questa quantità sarebbe sufficiente per circa dieci armi nucleari, rendendo l’Iran l’unico stato non nucleare a produrre uranio a quel livello.

Il rapporto apre la strada a pressioni da parte di USA, Regno Unito, Francia e Germania sul consiglio direttivo dell’AIEA affinché accusi l’Iran di violazione degli obblighi di non proliferazione.

L’Iran sostiene che il suo programma sia pacifico. Sabato, i media statali iraniani hanno definito il rapporto dell’AIEA “politicamente motivato” e contenente “accuse infondate”.

L’Iran ha dichiarato che adotterà “misure appropriate” nel caso in cui vengano prese decisioni contro Teheran nella riunione del consiglio dell’AIEA.