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Israele aveva dichiarato in precedenza di aver effettuato un attacco aereo nei sobborghi meridionali di Beirut, colpendo uno dei più alti comandanti militari di Hezbollah.

L’attacco ha notevolmente aumentato le tensioni tra Israele e Hezbollah, quasi un anno dopo la fine dei 14 mesi di scontri con un cessate il fuoco.

Israele ha intensificato questo mese gli attacchi aerei nel Libano meridionale. Secondo quanto affermato, tali operazioni mirano a impedire a Hezbollah di ristabilire una presenza militare sulle colline a nord del confine de facto.

L’operazione mira anche ad aumentare la pressione sulle autorità e sull’esercito libanese affinché accelerino il processo di disarmo dell’organizzazione, una delle condizioni fondamentali dell’accordo di cessate il fuoco dell’anno scorso.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha dichiarato, prima dell’attacco, che Israele continuerà a combattere il “terrorismo” su più fronti. “Continueremo a fare tutto il necessario per impedire a Hezbollah di recuperare la capacità di minacciarci”, ha affermato.