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Alla Borsa dei Metalli di Londra, il prezzo dei futures sul rame, seguendo i forti rialzi di Shanghai e New York, ha raggiunto i 12.960 dollari per tonnellata. Solo nel mese di dicembre i prezzi sono aumentati di oltre il 15%.

Le pressioni sono aumentate anche a causa di interruzioni minerarie non pianificate, tra cui la dichiarazione di forza maggiore nella miniera di Grasberg di Freeport-McMoRan in Indonesia e la riduzione degli obiettivi di produzione per il 2026.

Le aspettative di dazi statunitensi sul rame raffinato hanno inoltre spinto i trader a inviare grandi quantità di rame nei magazzini americani, riducendo le scorte altrove.

Sostenuta dalla transizione energetica globale, la domanda di rame rimane forte nel lungo periodo. Gli osservatori di mercato sottolineano che le persistenti restrizioni dell’offerta, i possibili tagli dei tassi da parte della Fed e la domanda strutturale proveniente dai progetti di energia rinnovabile manterranno il rame al centro dell’attenzione all’inizio del 2026.

Il rame è utilizzato come conduttore di calore ed elettricità nei materiali da costruzione, nella composizione di varie leghe metalliche, in gioielleria, nelle attrezzature marittime in cupro-nichel e nella coniazione di monete, nonché nei estensimetri in costantana e nelle termocoppie per la misurazione della temperatura.