La Cina impone dazi sul brandy dell'UE in una crescente disputa commerciale
Pechino, 9 ottobre (Hibya) - In risposta all'imposizione da parte dell'Unione Europea (UE) di tasse aggiuntive sulle auto elettriche cinesi, la Cina ha imposto dazi sul brandy importato dai paesi membri dell'UE.
Pechino ha anche annunciato che sta valutando di imporre dazi sulle auto a benzina importate dall'Europa.
Gli importatori di brandy dell'UE dovranno pagare dazi fino al 39% a partire da venerdì 11 ottobre, una settimana dopo che i paesi membri dell'UE hanno votato per imporre tasse sulle auto elettriche cinesi.
Meno di due mesi fa Pechino ha dichiarato che non avrebbe imposto dazi temporanei sul brandy, nonostante le prove di dumping.
Le azioni dei produttori europei di auto e brandy sono crollate dopo l'annuncio della Cina. Le azioni della BMW sono scese del 3% prima di riprendersi, le azioni del produttore francese di liquori Rémy Cointreau sono scese di oltre il 9%, le azioni di LVMH, proprietario di Hennessy Cognac, sono scese del 6,8% e quelle di Pernod Ricard sono scese del 4,6%.
L'annuncio è arrivato solo pochi mesi dopo che Emmanuel Macron ha cercato di convincere il presidente cinese durante una visita ufficiale in Cina.
Macron ha regalato a Xi Jinping una bottiglia speciale di Louis XIII Cognac in segno di apprezzamento per la sua "apertura" nell'indagine sul dumping del brandy.
Tuttavia, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha riaffermato la determinazione dell'UE a consentire alla Cina di continuare a vendere nell'UE a condizione che le aziende cinesi non utilizzino sovvenzioni statali per indebolire la produzione locale.
I dazi permanenti dell'UE dovrebbero entrare in vigore entro novembre e entrambe le parti continuano le trattative.
Tuttavia, fonti interne all'UE temono che Xi Jinping non sia disposto a fare marcia indietro, facendo affidamento sull'esportazione di tecnologie verdi, dalle auto ai pannelli solari, alle pompe di calore e alle turbine eoliche, per stimolare la crescita dell'economia cinese.
Questa disputa si svolge anche sullo sfondo del possibile ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti.
Martedì la Cina ha invitato gli Stati Uniti a revocare "il prima possibile" le sanzioni imposte a alcune delle sue aziende, alcune delle quali risalenti alla presidenza di Trump nel 2018.
Italy News Agency İtaly News Agency