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Il decreto di Trump è arrivato solo poche settimane dopo la chiusura della 30ª sessione dell'Autorità Internazionale dei Fondali Marini (ISA) delle Nazioni Unite in Giamaica, senza completare un regolamento sull'uso sicuro e sostenibile delle risorse minerarie, estendendo di fatto il moratorio globale sull'estrazione mineraria sui fondali marini.

La Commissione europea ha dichiarato lunedì a Euronews di provare “profonda preoccupazione” per il decreto del presidente degli Stati Uniti che elude i negoziati nell'ambito dell'ISA, creata dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS).

Un portavoce dell'esecutivo europeo ha sottolineato che la Convenzione del 1982 “stabilisce il quadro giuridico per tutte le attività negli oceani e nei mari” e “riflette un equilibrio tra la protezione degli interessi comuni della comunità internazionale e dell'umanità e la conciliazione degli interessi dei singoli Stati.”

Gli Stati Uniti non hanno mai ratificato l'UNCLOS, e i tentativi di adesione sono stati costantemente bloccati da una minoranza di senatori repubblicani al Senato americano.

Tuttavia, la Commissione europea condivide l'opinione diffusa secondo cui la Convenzione rappresenta la base del diritto internazionale, costruita su decenni di norme e pratiche riconosciute, e che si applica pertanto anche agli Stati Uniti.

In una dichiarazione inviata via e-mail, la Commissione ha ricordato: “È molto importante ricordare che le sue disposizioni riflettono il diritto internazionale consuetudinario e sono quindi vincolanti per tutti gli Stati, indipendentemente dalla loro adesione alla Convenzione.”

La Commissione ha aggiunto: “Stabilendo un ordine giuridico per mari e oceani, la Convenzione contribuisce allo sviluppo sostenibile, nonché alla pace, alla sicurezza, alla cooperazione e alle relazioni amichevoli tra tutte le nazioni.”