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Oltre 1400 manifestazioni di massa con lo slogan “Giù le mani!” si sono svolte in tutto il paese – nelle capitali statali, negli edifici federali, negli uffici del Congresso, nei centri di sicurezza sociale, nei parchi e nei municipi. Gli organizzatori hanno affermato che gli eventi si sono tenuti “ovunque potessero sentirci”. “Giù le mani!” chiede la fine della “presa del potere da parte dei miliardari”.

Nei volantini dell’evento si legge: “Che siate spinti dagli attacchi alla democrazia, dalla perdita del lavoro, dalla violazione della privacy o dagli attacchi ai nostri servizi – questo è il vostro momento”. E ancora: “Stiamo avviando un rifiuto massiccio, visibile e nazionale a questa crisi”.

Secondo Indivisible – una delle organizzazioni che guida il movimento in collaborazione con una coalizione nazionale composta da gruppi per i diritti civili, veterani, organizzazioni per i diritti delle donne, sindacati e sostenitori LGBTQ+ – circa 600.000 persone si sono registrate per partecipare, compresi eventi a Londra e Parigi.

Gli organizzatori hanno tre richieste:

“Porre fine alla presa del potere dell'amministrazione Trump da parte dei miliardari e alla corruzione diffusa; fermare i tagli ai fondi federali per Medicaid, sicurezza sociale e altri programmi essenziali; e porre fine agli attacchi contro immigrati, persone trans e altre comunità”.