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Il portavoce per le catastrofi umanitarie dell'ONU, Jens Laerke, ha sottolineato che gli eventi a Rafah sono tra i peggiori per i civili durante la guerra: "Questa mattina è una delle peggiori mattine di guerra, perché abbiamo ricevuto informazioni che il confine di Rafah è chiuso. Trovare un posto è davvero molto difficile e per 100.000 persone a cui viene detto di andare via, non c'è posto nelle zone dove potrebbero nascondersi".

Secondo Jens Laerke, il confine di Rafah è uno dei più utilizzati per consegnare aiuti umanitari di emergenza a Gaza ed è quindi una via vitale per fornire aiuti di emergenza.