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Definendo Washington «una delle città più pericolose al mondo», Trump ha affermato che, sebbene i reati violenti siano al livello più basso degli ultimi 30 anni, il tasso di omicidi è superiore a quello di Bogotà o Città del Messico.

Il ministro della Difesa, Pete Hegseth, presente al fianco di Trump sul podio, ha annunciato che la prossima settimana 800 membri della Guardia Nazionale scenderanno per le strade di Washington. «Saranno forti, saranno duri e si schiereranno accanto ai loro partner delle forze dell’ordine», ha dichiarato.

Il presidente, invocando l’articolo 740 della legge sull’amministrazione interna del Distretto di Columbia, mette per la prima volta nella storia il Dipartimento di Polizia Metropolitana di Washington sotto il controllo federale. Ha dichiarato lo stato di emergenza per la sicurezza pubblica e affidato il controllo della polizia al procuratore generale Pam Bondi.

Trump ha promesso di permettere alla polizia di «fare ciò che vuole» di fronte alle provocazioni. «[I sospetti criminali] capiscono solo un linguaggio. Amano sputare in faccia alla polizia. Sputate, noi colpiamo, e loro saranno colpiti molto duramente».

L’articolo 740 richiede al sindaco Muriel Bowser di fornire «i servizi che il presidente ritiene necessari e appropriati» se il presidente determina che esistono «circostanze speciali». Secondo la legge, il presidente può esercitare questo controllo solo per 30 giorni, a meno che il Congresso non approvi una legge per estenderlo.