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Nella denuncia di 33 pagine, gli avvocati di Trump hanno chiesto un processo con giuria presso il tribunale federale di Miami e hanno affermato che il documentario della BBC, andato in onda una settimana prima delle elezioni presidenziali del 2024, rappresentava «un tentativo sfacciato di interferire e influenzare l’esito elettorale contro il presidente Trump».

Gli avvocati di Trump sostengono che la BBC abbia deliberatamente assemblato alcune parti del suo discorso ai sostenitori all’Ellipse di Washington, compreso il passaggio iniziale in cui li invitava a marciare verso il Campidoglio e quello, circa 55 minuti dopo, in cui diceva di «combattere come dannati».

La causa afferma che il documentario è fuorviante perché non include le dichiarazioni in cui Trump incoraggiava i suoi sostenitori a partecipare a proteste pacifiche. Trump aveva detto: «So che tutti qui presenti presto marceranno verso il Campidoglio per far sentire la loro voce in modo pacifico e patriottico».

La BBC non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento lunedì sera.

L’avvocato della BBC, Charles B. Tobin, ha dichiarato in un’istanza presentata lunedì e in una lettera inviata il mese scorso agli avvocati di Trump che «il nostro cliente non aveva alcuna intenzione di fuorviare nessuno» e che la BBC ha offerto un’espressione pubblica di rammarico, scuse personali inviate via e-mail a Trump e una dichiarazione di ritiro pubblicata online.

Il presidente della BBC, Samir Shah, aveva in precedenza riconosciuto che il montaggio del documentario «dava erroneamente l’impressione» che Trump «incitasse direttamente a un atto di violenza» e si era scusato per «questo errore di valutazione».