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In Giappone, il Nikkei 225 è salito dello 0,47% trainato dai guadagni dei titoli tecnologici, mentre il Topix ha registrato un aumento dello 0,27%. Tra i maggiori rialzi c’è stato il colosso tecnologico SoftBank, in crescita del 2,86% dopo aver interrotto una serie di tre sedute negative. Il fornitore di apparecchiature per il test dei semiconduttori Advantest ha guadagnato il 2,65%, mentre il produttore di apparecchiature per chip Lasertec è salito dell’1,57%.

Secondo i dati pubblicati venerdì, i prezzi al consumo core a Tokyo sono aumentati del 2,3% a dicembre su base annua. Il CPI core, che esclude i costi volatili degli alimenti freschi, è rimasto al di sopra dell’obiettivo del 2% della Banca del Giappone, confermando la necessità di proseguire con gli aumenti dei tassi.

L’ultimo dato è risultato inferiore all’aumento del 2,5% atteso dagli economisti e al 2,8% di novembre. I dati sull’inflazione di Tokyo sono considerati un indicatore anticipatore delle tendenze a livello nazionale.

In Corea del Sud, il Kospi è salito dello 0,53% e il Kosdaq a piccola capitalizzazione dello 0,42%. Samsung Electronics, titolo di maggior peso nell’indice, ha recuperato le perdite della seduta precedente con un rialzo fino al 5%.

In Cina, il CSI 300 ha perso lo 0,15% in apertura. In India, il Nifty 50 è sceso dello 0,12% e il BSE Sensex dello 0,13%. I mercati di Australia e Hong Kong erano chiusi per festività.

Dopo che l’S&P 500 ha chiuso mercoledì negli Stati Uniti su un nuovo record per il secondo giorno consecutivo, all’apertura dei mercati asiatici i futures sulle azioni statunitensi sono saliti leggermente.

L’indice ampio è salito dello 0,32% chiudendo la seduta a 6.932,05 punti. Il Dow Jones Industrial Average ha guadagnato 288,75 punti, pari allo 0,60%, registrando una chiusura record a 48.731,16 punti. Il Nasdaq Composite è salito dello 0,22% chiudendo a 23.613,31 punti.