I prezzi del petrolio sono saliti con l’aumento delle tensioni tra Stati Uniti e Venezuela
Istanbul, 22 dicembre (Hibya) — L’aumento delle tensioni tra Stati Uniti e Venezuela ha alimentato le preoccupazioni per possibili interruzioni dell’offerta, sostenendo il rialzo del petrolio anche nel primo giorno di contrattazioni della nuova settimana. I futures sul West Texas Intermediate (WTI) sono saliti a 57 dollari, mentre quelli sul Brent hanno raggiunto i 61 dollari.
Secondo le notizie, gli Stati Uniti stanno monitorando un’altra nave vicino alle acque venezuelane e il presidente Donald Trump sta intensificando il blocco imposto al Paese. Washington ha sequestrato due petroliere questo mese, la seconda lo scorso sabato.
L’attenzione dei mercati petroliferi è rivolta anche all’Europa orientale, dopo che l’Ucraina ha attaccato per la prima volta una petroliera russa nel Mediterraneo, in seguito a precedenti attacchi contro impianti della Lukoil nel Mar Caspio.
Questi attacchi sono avvenuti mentre proseguono gli sforzi per porre fine alla guerra tra i due Paesi. Domenica, funzionari statunitensi e ucraini hanno dichiarato che i colloqui a Miami sono stati «produttivi e costruttivi», ma senza progressi significativi.
Nonostante questi fattori geopolitici a sostegno dei prezzi del petrolio, il greggio continua a mantenere una tendenza annua al ribasso sotto la pressione delle aspettative di un eccesso di offerta.
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