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Gli analisti sottolineano che l’oro è generalmente considerato un bene rifugio durante i periodi di turbolenza economica o geopolitica; pertanto, mentre gli asset più rischiosi perdevano valore, l’oro è salito quest’anno infrangendo record di prezzo consecutivi.

L’argento, un altro bene rifugio che solitamente segue l’oro, ha anch’esso raggiunto un livello record di 68,96 dollari l’oncia, mentre l’argento spot è stato scambiato a 68,98 dollari, portando il rialzo dall’inizio dell’anno al 128%.

I mercati hanno scontato il previsto taglio dei tassi della Fed il 10 dicembre e, nella precedente sessione di trading, è tornato l’ottimismo sui titoli legati all’intelligenza artificiale. Tuttavia, le speculazioni economiche per il prossimo anno hanno nuovamente spinto gli investitori globali ad assumere un atteggiamento difensivo.

Secondo gli analisti, a causa degli eccessivi deficit fiscali negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Europa e sempre più in Giappone e in Cina, il valore monetario dell’oro è riemerso in modo indiscutibile.

Gli investitori seguiranno anche la corsa per la candidatura del prossimo presidente della Federal Reserve, mentre l’indipendenza e la credibilità della Fed sono messe in discussione a causa delle ripetute pressioni del presidente degli Stati Uniti Trump sull’attuale presidente Jerome Powell.