L’argento è salito di oltre l’1% dopo un forte calo
Istanbul, 30 dicembre (Hibya) – L’argento è salito a 73 dollari l’oncia martedì dopo un calo dell’8% nella sessione precedente. Questo ribasso ha rappresentato la più brusca flessione giornaliera degli ultimi cinque anni, causata dalle prese di profitto degli investitori.
Le persistenti tensioni geopolitiche continuano a sostenere l’argento come bene rifugio. Poiché non si registrano progressi nei colloqui di pace tra Russia e Ucraina, l’incertezza permane.
Secondo le notizie, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe informato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che Mosca rivedrà la propria posizione a seguito delle accuse di attacchi ucraini contro aree strategiche.
Gli avvertimenti degli Stati Uniti su possibili attacchi in caso di riavvio dei programmi nucleari e missilistici dell’Iran, così come le ampie esercitazioni militari della Cina intorno a Taiwan, hanno ulteriormente aumentato la tensione.
Nonostante la volatilità a breve termine, l’argento si avvia verso un guadagno di circa il 158% — una delle migliori performance annuali dal 1979 — sostenuto da una forte domanda industriale, persistenti vincoli dell’offerta, continui afflussi negli ETF, acquisti delle banche centrali e tre tagli dei tassi di interesse negli Stati Uniti. I mercati scontano aspettative di ulteriore allentamento con il proseguimento dei tagli dei tassi nel 2026.
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