La Francia di fronte a una nuova crisi politica
Parigi, 27 agosto (Hibya) – La Francia si prepara a una nuova crisi politica, poiché il governo di minoranza di François Bayrou, al centro di profonde divisioni politiche a causa del bilancio di austerità impopolare e del piano di riduzione del debito, sembra quasi certo di cadere al voto di fiducia previsto per il prossimo mese.
Bayrou, 74 anni, stretto alleato di Emmanuel Macron, dovrebbe perdere il voto, poiché i partiti di opposizione di estrema destra e sinistra hanno dichiarato che coglieranno l’occasione per rimuoverlo dopo meno di nove mesi in carica.
Il capo del gruppo parlamentare socialista, Boris Vallaud, ha dichiarato a BFM TV: «Dobbiamo cambiare la politica e per farlo dobbiamo cambiare il primo ministro».
Oltre al movimento di protesta contro i tagli al bilancio proposti da Bayrou, che durante l’estate ha raccolto sostegno sui social media, si prevede che il 10 settembre inizino possibili scioperi e manifestazioni sindacali, anche se Bayrou sarà costretto a dimettersi.
Il partito di Le Pen vuole che Macron sciolga il parlamento e convochi elezioni anticipate. Macron ha detto quest’estate di non volerlo fare, ma il ministro della Giustizia Gérald Darmanin ha dichiarato martedì che l’ipotesi di elezioni non può essere esclusa.
Da quando Macron ha annunciato elezioni anticipate incerte lo scorso giugno, il parlamento francese è diviso in tre gruppi senza maggioranza assoluta.
L’alleanza di sinistra ha ottenuto il maggior numero di voti ma non ha raggiunto la maggioranza assoluta; il gruppo centrista di Macron, nonostante le perdite, rimane presente; e il Rassemblement National di estrema destra ha guadagnato seggi ma è rimasto lontano dal potere a causa dei voti tattici della sinistra e del centro. La leader del partito dei Verdi, Marine Tondelier, ha dichiarato che Macron ora deve nominare un primo ministro proveniente dalla sinistra.
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