Deniz polisinden Adalar çevresinde 'deniz taksi' denetimi

Secondo l’Istituto, oltre 733.000 donne e ragazze nel mondo sono detenute o condannate nelle strutture penitenziarie. Poiché mancano dati per cinque paesi e i dati della Cina sono incompleti, si ritiene che il numero reale sia molto più elevato.

Sebbene le donne costituiscano sempre una minoranza nella popolazione carceraria, il loro numero aumenta più velocemente rispetto agli uomini. Nel 2024, le donne e le ragazze rappresentavano solo il 6,8% della popolazione carceraria globale.

Dal 2000, il numero delle donne detenute è aumentato di quasi il 60%, quasi tre volte l’aumento registrato per gli uomini (22%). Nel decennio fino alla fine del 2020, il numero globale di donne detenute è cresciuto di oltre 100.000.

Lo studio evidenzia che i reati commessi da donne sono spesso legati alla povertà e rappresentano un mezzo di sopravvivenza per sostenere i propri figli e la famiglia.

Le ricerche di Penal Reform International, Women Beyond Walls e della Campagna Globale per la Decriminalizzazione della Povertà mostrano che le leggi che penalizzano le azioni di sopravvivenza colpiscono in modo sproporzionato le donne, che sono sovrarappresentate negli strati più poveri della società.

In alcuni paesi le leggi che criminalizzano l’aborto, l’adulterio, gli abusi sessuali o la prostituzione colpiscono quasi esclusivamente le donne. Le condanne femminili sono spesso dovute all’impossibilità di pagare multe o cauzioni per reati minori.

Gli Stati Uniti sono al primo posto con 174.607 donne detenute. La Cina conta 145.000 donne e ragazze incarcerate.

Seguono il Brasile (50.441), la Russia (39.153), la Thailandia (33.057), l’India (23.772), le Filippine (17.121), la Turchia (16.581), il Vietnam (15.152), il Messico (13.841) e l’Indonesia (13.044).

Italy News Agency İtaly News Agency

 

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