Prezzi del petrolio: UBS avverte del rischio di realizzo dei profitti
Istanbul, 25 dicembre (Hibya) - I prezzi del petrolio sono cambiati poco, nonostante i volumi di scambio siano stati bassi a causa delle vacanze natalizie, dopo aver aumentato per cinque giorni consecutivi, supportati dall'escalation delle tensioni tra gli Stati Uniti e il Venezuela e dai dati economici solidi degli Stati Uniti.
I futures sul petrolio Brent sono aumentati dello 0,1%, raggiungendo i 62,42 dollari al barile, mentre i futures sul petrolio greggio West Texas Intermediate (WTI) sono aumentati dello 0,2%, arrivando a 58,48 dollari al barile.
Entrambi gli indici di riferimento hanno registrato guadagni consecutivi nelle ultime cinque sessioni a causa dei rischi di interruzione dell'offerta. I rischi geopolitici continuano a essere un importante fattore di supporto per il petrolio, mentre le tensioni tra Washington e Caracas hanno riacceso le preoccupazioni per le esportazioni di petrolio del Venezuela.
Gli Stati Uniti hanno aumentato le sanzioni contro le navi legate alle spedizioni di petrolio venezuelano, aumentando così le aspettative che i flussi di approvvigionamento dal paese membro dell'OPEC si restringano ulteriormente.
Sebbene la produzione del Venezuela sia relativamente modesta secondo gli standard globali, gli analisti hanno dichiarato che qualsiasi interruzione, in un periodo in cui i mercati sono sensibili agli shock geopolitici, rinforza la maggiore premialità di rischio. I prezzi del petrolio hanno anche ricevuto supporto dai dati economici positivi che hanno mostrato che l'economia degli Stati Uniti è cresciuta del 4,3% su base annua nel terzo trimestre.
I numeri più forti del previsto hanno evidenziato la resilienza della spesa dei consumatori e dell'attività aziendale, alleviando le preoccupazioni su un rallentamento nel più grande consumatore di petrolio del mondo.
Gli investitori nel mercato energetico hanno anche valutato i nuovi dati sulle scorte forniti dall'American Petroleum Institute (API). I numeri dell'API, pubblicati tardi martedì, hanno mostrato che le scorte di petrolio greggio negli Stati Uniti sono aumentate di circa 2,4 milioni di barili nella settimana terminata il 19 dicembre. Ciò ha messo in discussione le aspettative di una riduzione delle scorte e ha segnalato un'inversione rispetto al forte calo segnalato la settimana precedente.
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