Studio: Il degrado climatico sta prosciugando le riserve idriche europee
Stoccolma, 1 dicembre (Hibya) – Secondo un’esclusiva del Guardian, una nuova analisi basata su vent’anni di dati satellitari mostra che gran parte delle riserve idriche dell’Europa si sta prosciugando e che le scorte di acqua dolce nell’Europa meridionale e centrale – dalla Spagna e Italia fino alla Polonia e a parti del Regno Unito – sono in diminuzione.
Gli scienziati dell’University College London (UCL), che collaborano con Water Basin Research e The Guardian, hanno analizzato i dati satellitari del periodo 2002–2024 che monitorano i cambiamenti nel campo gravitazionale terrestre.
Poiché l’acqua ha massa, i cambiamenti nelle acque sotterranee, nei fiumi, nei laghi, nell’umidità del suolo e nei ghiacciai si riflettono nei segnali, consentendo ai satelliti di «misurare» efficacemente la quantità di acqua immagazzinata.
I risultati rivelano uno squilibrio sorprendente: il nord e il nord-ovest dell’Europa (in particolare Scandinavia, alcune parti del Regno Unito e il Portogallo) stanno ricevendo più precipitazioni, mentre il sud e il sud-est — comprese aree del Regno Unito, della Spagna, dell’Italia, della Francia, della Svizzera, della Germania, della Romania e dell’Ucraina — stanno diventando sempre più aridi.
Gli scienziati affermano che i segni del degrado climatico sono evidenti nei dati. Mohammad Shamsudduha, professore di crisi idrica e riduzione del rischio presso l’UCL, ha dichiarato: «Quando confrontiamo i dati sull’immagazzinamento dell’acqua terrestre con i dati climatici, le tendenze coincidono nel complesso».
Ha aggiunto che questo dovrebbe essere un «campanello d’allarme» per i politici ancora scettici sulla riduzione delle emissioni: «Non parliamo più di limitare il riscaldamento a 1,5 °C. Probabilmente ci stiamo avviando verso un aumento di 2 °C rispetto ai livelli preindustriali e ora ne vediamo le conseguenze».
Si ritiene che le acque sotterranee siano più resistenti ai cambiamenti climatici rispetto alle acque superficiali, ma le forti piogge estive spesso causano un maggiore deflusso superficiale e inondazioni improvvise, facendo perdere acqua. Inoltre, la stagione invernale di ricarica delle falde potrebbe accorciarsi.
Secondo i dati dell’Agenzia europea dell’ambiente, tra il 2000 e il 2022 il prelievo totale di acqua da fonti superficiali e sotterranee nell’UE è diminuito, mentre l’estrazione di acqua sotterranea è aumentata del 6 %. Le cause principali: approvvigionamento idrico pubblico (18 %) e agricoltura (17 %).
Nel 2022, le acque sotterranee hanno rappresentato il 62 % dell’intera fornitura idrica pubblica e il 33 % della domanda agricola nei paesi membri dell’UE.
Italy News Agency İtaly News Agency