La Casa Bianca pubblica la nuova strategia di sicurezza nazionale di Trump
Washington, 6 dicembre (Hibya) – La Casa Bianca ha pubblicato silenziosamente giovedì sera la nuova strategia di sicurezza nazionale del presidente Donald Trump.
Il documento di 33 pagine esalta la dottrina “America First” di Trump e illustra la ristrutturazione della politica estera degli Stati Uniti — dal ridispiegamento delle risorse militari nell’emisfero occidentale a una posizione di confronto senza precedenti nei confronti dell’Europa.
La strategia si concentra sull’appello di Trump a una “ristrutturazione” della presenza militare americana nell’emisfero occidentale per contrastare ciò che egli definisce immigrazione, traffico di droga e crescita di forze ostili nella regione.
Il documento delinea piani per una maggiore presenza della Guardia Costiera e della Marina e per un “dispiegamento, incluso l’uso della forza letale quando necessario, per mettere in sicurezza il confine e sconfiggere i cartelli”. Viene presentato come parte dei “Cori di Trump”, un richiamo alla Dottrina Monroe del 1823.
Nel testo si legge: «Per la nostra sicurezza e prosperità, gli Stati Uniti devono essere la potenza guida nell’emisfero occidentale; questa condizione ci consente di intervenire con fiducia dove e quando necessario».
Ciò avviene mentre l’amministrazione conduce una campagna letale contro navi sospettate di trasportare droga nelle acque internazionali; finora sono state distrutte almeno 23 imbarcazioni e uccise 87 persone. Esperti legali e alcuni membri del Congresso hanno messo in dubbio la legalità di tali operazioni.
La sezione europea della strategia rappresenta un’escalation ancora più drammatica e avverte che i paesi europei stanno affrontando un “declino economico” che potrebbe essere oscurato da “una possibilità reale e ancora più sconvolgente: la scomparsa della civiltà”.
Il documento afferma che “nel lungo termine, entro pochi decenni, è probabile che diversi membri della NATO non saranno più paesi europei”, sollevando “un interrogativo aperto” sul loro futuro rapporto con l’alleanza con gli Stati Uniti.
La strategia sostiene inoltre che “la guerra in Ucraina ha avuto l’effetto opposto, aumentando le dipendenze esterne dell’Europa, in particolare della Germania”, e che “la grande maggioranza degli europei desidera la pace, ma questo desiderio non si traduce in politica perché questi governi stanno minando i processi democratici”.
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