Una nuova ondata di scioperi negli aeroporti portoghesi potrebbe ostacolare i viaggi fino al 2026
Lisbona, 4 settembre (Hibya) – Due sindacati della società di servizi di terra Menzies negli aeroporti portoghesi hanno indetto una nuova ondata di scioperi che potrebbe durare fino all’inizio del 2026.
I sindacati prevedono complessivamente 76 giorni di sciopero da ieri fino a gennaio. I lavoratori puntano ai ponti festivi, al Natale e al Capodanno. Le interruzioni dovrebbero influenzare i viaggi nei prossimi mesi.
Gli scioperi sono stati indetti da SIMA (Sindacato dei lavoratori dei metalli e settori affini) e dal Sindacato dei trasporti (STA). La prima serie è iniziata mercoledì 3 settembre e continuerà fino a martedì 9 settembre.
L’ultimo sciopero non dovrebbe concludersi prima del 2 gennaio 2026.
I lavoratori chiedono la fine dei salari base inferiori al minimo salariale, il miglioramento delle retribuzioni e il rispetto del pagamento del lavoro notturno.
Il Tribunale arbitrale del Consiglio economico e sociale del Portogallo ha deciso di imporre servizi minimi negli aeroporti – decisione ampiamente criticata dai sindacati, incluso SIMA. Il tribunale ha precisato che la decisione obbliga a garantire circa l’80% delle operazioni normali.
Il sindacato ha aggiunto: «Lo chiamano servizio minimo, ma è estremamente arrogante e trasforma lo sciopero in una commedia messa in scena per proteggere l’azienda e umiliare i lavoratori».
La nuova ondata di scioperi segue le precedenti proteste di luglio e agosto. Dopo i colloqui con il Ministero del Lavoro, i sindacati hanno sospeso gli scioperi previsti per la fine del mese scorso. Menzies ha dichiarato che non sono stati compiuti progressi nell’accordo.
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