Deniz polisinden Adalar çevresinde 'deniz taksi' denetimi

La Banca del Giappone, in linea con le attese del mercato, ha aumentato all’unanimità il tasso a breve termine di 25 punti base, portandolo allo 0,75%. Si tratta del livello più alto da settembre 1995. In Giappone il tasso d’interesse è stato in media del 2,22% tra il 1972 e il 2025, ha toccato il massimo storico del 9% nel dicembre 1973 ed è sceso al minimo record di −0,10% nel gennaio 2016.

L’inflazione al consumo in Giappone è scesa al 2,9% a novembre. L’inflazione core, che esclude i prezzi dei generi alimentari freschi, è rimasta invariata rispetto al 3% di ottobre, in linea con la stima media degli economisti intervistati.

L’indice Nikkei 225 è salito dell’1,33% e il Topix dell’1,06%. Lo yen giapponese si è indebolito dello 0,33% contro il dollaro USA, scendendo a 156,06. Nel frattempo, il rendimento dei titoli di Stato decennali è aumentato di 3 punti base al 2%, il livello più alto da maggio 2006. I rendimenti dei titoli ventennali sono saliti di 2 punti base al 2,962%.

In Corea del Sud, il Kospi ha guadagnato lo 0,77% e l’indice delle small cap Kosdaq è balzato dell’1,49%. In Australia, l’S&P/ASX 200 è aumentato dello 0,51%. L’Hang Seng di Hong Kong è salito dello 0,59%, mentre il CSI 300 della Cina continentale ha registrato un rialzo dello 0,58%.

Negli Stati Uniti giovedì l’S&P 500 ha interrotto una serie di quattro sedute in calo, sostenuto da dati sull’inflazione inferiori alle attese — che hanno rafforzato le aspettative di tagli dei tassi nel 2026 — e dalla guidance del produttore di chip Micron Technology, superiore alle previsioni.

L’indice azionario più ampio è salito dello 0,79% a 6.774,76, il Nasdaq Composite è avanzato dell’1,38% a 23.006,36 e il Dow Jones Industrial Average ha aggiunto 65,88 punti, pari allo 0,14%, chiudendo a 47.951,85.

Italy News Agency İtaly News Agency

 

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